Le obbligazioni: caratteristiche fondamentali
Educazione Finanziaria
Ogni obbligazione ha sempre delle caratteristiche fondamentali:
– un valore nominale: che indica il capitale che viene sottoscritto e corrisponde a quel valore che l’emittente si impegna a restituire a scadenza;
– il tasso nominale di interesse : è il rapporto espresso in termini percentuali fra l’interesse annuo ed il valore nominale. La cedola rappresenta l’interesse periodico che l’emittente paga agli obbligazionisti. Tenendo conto della modalità di pagamento degli interessi possiamo fare un’ulteriore distinzione:
a) obbligazioni senza cedola
b) obbligazioni con cedola fissa
c) obbligazioni con cedola variabile
– il valore di rimborso: è il valore al quale viene rimborsata l’obbligazione che di solito coincide con il valore nominale;
– la durata del prestito: è il periodo che intercorre tra la data di emissione e la data di scadenza.
Obbligazioni: gli emittenti
Un emittente rappresenta la società o lo Stato che ha emesso il prestito obbligazionario indebitandosi quindi sul mercato. Possiamo distinguere tre grandi categorie di obbligazioni:
– Titoli di Stato: titoli emessi da una nazione per finanziare la spesa pubblica;
– Obbligazioni sovranazionali: titoli emessi da istituti bancari internazionali costituiti e garantiti da comunità sovrastatali, come l’Unione Europea;
– Obbligazioni Corporate: titoli emessi da società che operano in diversi settori economici e con diverso grado di affidabilità, quindi più esposti alla volatilità dei mercati.
Obbligazioni: le tipologie
– Obbligazioni convertibili in azioni: è una figura intermedia tra le obbligazioni e le azioni. Hanno la funzione di raccogliere denaro tra coloro che non si sentano attratti da un semplice prestito obbligazionario, ma allo stesso tempo, temono il rischio di un investimento azionario. Differiscono dalle semplici obbligazioni in quanto incorporano il diritto del rimborso del capitale o, in alternativa, il diritto di sottoscrivere azioni.
– Obbligazioni bancarie garantite: denominati anche covered bond sono dei titoli di debito emessi da banche, la cui restituzione del capitale e l’erogazione di interessi sono garantiti da un attivo patrimoniale della banca stessa appositamente dedicato allo scopo. Sono regolati in Italia dalla legge 130/1999.
– Euro obbligazioni: gli eurobonds sono titoli emessi da società o enti nazionali o esteri nonché da Stati o enti sovranazionali, assoggettati ad una normativa diversa da quella a cui è sottoposto l’emittente e collocati in due o più Stati.
– Obbligazioni indicizzate: sono obbligazioni societarie che hanno un interesse e/o un valore di rimborso variabile in funzione di un parametro prescelto all’atto dell’emissione. Le variazioni del parametro di riferimento si riflettono, parzialmente o totalmente, sull’ammontare dei flussi percepiti dall’obbligazionista.
Al momento dell’emissione delle obbligazioni indicizzate i parametri cui si fa riferimento sono:
a) indicatori legati al mercato finanziario. Le variazioni (cedole e/o capitale) sono legate a tassi che sono rilevabili sul mercato (es. tasso Euribor);
b) indicatori legati al mercato monetario. Si prendono in considerazione le variazioni dei tassi nel breve periodo (es. rendimento dei BOT);
c) indicatori legati al mercato valutario: l’indicizzazione valutaria vuole proteggere l’investitore dai rischi di cambio;
d) indicatori legati al mercato dei beni reali: la variazione di interessi e capitale è correlata a indici di variazione dei prezzi (es. indice ISTAT dei prezzi al consumo).
Approfondirò meglio le varie tipologie di obbligazioni nella prossima puntata di #EducazioneFinanziaria, ogni mercoledì su questo blog.
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Sono Anita Taiani, consulente finanziaria e aiuto le persone a gestire serenamente ed efficacemente il proprio patrimonio finanziario attraverso il mio metodo “Finanza Zen”. Se sei interessato a una consulenza, contattami al numero +39 3332748377, anche su WhatsApp.