Il 12 Marzo 2021 il mondo è cambiato.
In realtà, meglio, è cambiato l’anno in cui è nato Bitcoin nel 2008 e, da allora, è cominciata la rivoluzione digitale.
ll 1° Maggio 2007, Mike Winkelmann, artista digitale noto come Beeple, ha pubblicato online un’opera d’arte.
Ha fatto la stessa cosa il giorno successivo e quello dopo ancora e via così, creando e pubblicando un’immagine digitale nuova di zecca ogni singolo giorno. Per tredici anni e mezzo.
Ora tutti quei pezzi sono stati riuniti in quest’opera. Il monumentale collage digitale, partito da una valutazione di $ 100, ha raggiunto in pochi giorni la strabiliante cifra di $ 69.346.250, ed entra nella storia come la prima opera d’arte puramente digitale mai offerta dalla casa d’aste Christie’s (“Everydays: the first 5000 days” di Beeple).
E questo accadeva il 12 Marzo del 2021.
Da quel momento NFT è sulla bocca di tutti.
Cosa sono gli NFT?
NFT= Non Fungible Token.
Sono un modo per identificare in modo univoco un prodotto digitale su internet.
Gli NFT, certificati registrati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale, stanno diventando famosi per la tokenizzazione anche di asset nel mondo reale.
Gli ambiti di applicazione per ora spaziano dalle opere d’arte, all’immobiliare, fino ai francobolli e agli oggetti rari da collezionare, e sono utilizzati anche per dimostrare che qualcuno possiede un dato diritto su di un dato terreno, un’auto, un appartamento o qualsiasi altro bene fisico.
Gli NFT più diffusi riguardano senz’altro l’arte digitale.
Dai disegni alle illustrazioni, GIF, video, fotografie e tutto ciò che potrebbe essere etichettato come “unico” e venduto come oggetto (virtuale) da collezione.
In altri casi, come per le opere di Banksy, esiste una controparte fisica da affiancare a quella digitale.
Il potenziale degli NFT
Gli NFT, però, hanno un potenziale molto più vasto.
Potrebbero rappresentare il business del futuro.
Un precedente lo ha creato Jack Dorsey, ex CEO di Twitter che ha venduto sotto forma di NFT il primo tweet della storia: una transazione dal valore di 2,9 milioni di dollari.
Perciò ora è possibile utilizzare NFT per vendere musica, comprare biglietti per eventi, regalare buoni sconto nei negozi, per la compravendita di videogiochi o addirittura come “certificazione” per possedere un documento di proprietà immobiliare.
Per poter funzionare, gli NFT si servono della blockchain, che può essere immaginata come una sorta di “registro digitale” in cui si annotano transazioni tramite un codice inalterabile.
Il funzionamento degli NFT è dunque, semplificando, riassumibile in tre passaggi:
– creazione
– archiviazione su blockchain attraverso smartcontract
– vendita
I marketplace
La compravendita di NFT avviene sui marketplace: un vero e proprio mercato in cui i token non fungibili sono disponibili a prezzi fissi oppure all’asta, in quantità più o meno limitate.
Alcuni market sono specializzati, altri, invece più focalizzati su una certa tipologia di NFT.
Tuttavia, prima di avventurarvisi bisogna tenere conto di alcune cose importanti.
Anche se il token non fungibile prescelto è gratuito oppure economico, per far sì che la transazione avvenga è pur sempre necessario pagare un “gas fee”, una tassa variabile che dipende da quanto sia congestionata (o meno) la rete in quel momento.
Esistono diverse piattaforme per investire sugli NFT.
OpenSea
E’ la piattaforma più accessibile, di riferimento per la compravendita di NFT e criptovalute.
Basata sulla blockchain di Ethereum, offre oltre 240 metodi di pagamento differenti, rendendolo così uno dei marketplace più versatili.
Comprare NFT su OpenSea è piuttosto semplice: basta un profilo, a cui collegare un wallet virtuale.
Ogni utente può visionare liberamente quanto contenuto in un portafoglio digitale e, nel caso, comprare ciò che più gli piace in base al prezzo stabilito dal venditore – oppure partecipando a una asta.
SuperRare
E’ un altro marketplace particolarmente diffuso, specializzato soprattutto nella compravendita di crypto-art.
Qui gli artisti mettono in vendita opere di ogni genere in forma di NFT, che verranno poi acquistate in modo sicuro tramite blockchain Ethereum dai collezionisti.
Rarible
Nonostante sia fra i meno diffusi, Rarible resta uno dei marketplace più importanti.
Utilizza infatti un sistema di governance decentralizzato, in cui è la community, in possesso del token RARI, a decidere su tutto ciò che riguarda la piattaforma.
Investire negli NTF
La domanda sorge spontanea: conviene investire negli NFT?
Dal punto di vista giuridico l’intero mondo NFT e criptomonete si muove in una specie di vuoto legale.
Soffermiamoci su alcuni aspetti:
• Tutela del consumatore.
La complessità di queste nuove tecnologie è un problema serio. Servono norme che tutelino chi compra, ad esempio per il diritto di recesso (che le blockchain ora non consentono).
• Contraffazione.
Tranne per la reputazione delle piattaforme su cui si acquista, è difficile essere sicuri di comprare un NFT da un venditore legittimo, cioè dall’attuale proprietario del bene.
• Riciclaggio di denaro.
Il mercato degli NFT, non essendo regolato, sta sicuramente servendo da piazza di intercambio di grandi somme di denaro sporco, che in questo modo viene riciclato e rimmerso sul mercato.
• Diritto fiscale.
In realtà, mancano normative per l’assolvimento dell’IVA e la contabilizzazione di movimenti e patrimoni.
Le scelte in questo ambito vanno quindi compiute con conoscenza e consapevolezza.
Confrontiamoci sull’argomento!
Sono Anita Taiani, consulente finanziaria e aiuto le persone a gestire serenamente ed efficacemente il proprio patrimonio finanziario attraverso il mio metodo “Finanza Zen”. Se sei interessato a una consulenza, contattami al numero +39 3332748377, anche su WhatsApp.