I titoli dei giornali oggi evidenziano che il rientro degli italiani dalle vacanze sarà doloroso.
Gli aumenti previsti in autunno saranno importanti e il caro prezzi non vuole proprio abbandonare le famiglie italiane.
Le vacanze oramai trascorse hanno fatto i conti con i prezzi dei carburanti ai massimi, con i prezzi impazziti di lettini, ombrelloni e ristorazione.
Chi di voi ha visto sui social le foto degli scontrini impazziti?
Chi invece ne ha subito direttamente il peso?
I settori interessati
Ma il rientro sarà caratterizzato da rincari altrettanto importanti.
Aumenti già decisi nel settore trasporti o imminenti nel settore “bollette” e “prestiti”, rincari nel settore alimentari e nelle assicurazioni faranno di questo autunno una montagna russa sulla quale gli italiani saranno costretti a salire.
Se i dati sull’inflazione risultano leggermente diminuiti rispetto a luglio, secondo le stime Istat registrate ad agosto è anche vero che i prezzi degli alimentari, quelli per la cura della persona e della casa, registrano ancora aumenti importanti.
In questo scenario, si ritiene aumentino anche i prezzi di gas ed elettricità, delineando un quadro ancora più complicato perché la componente energia inevitabilmente si riflette sui costi di produzione e sui rialzi dei prezzi su larga scala.
Famiglie in difficoltà. L’allarme delle associazioni.
L’allarme delle associazioni dei consumatori era, già a metà agosto, che la “stangata d’autunno” per gli italiani si tradurrà in un aumento medio per famiglia, che va tra i 1500 euro di Assoutenti ai 2900 euro di Federconsumatori.
La situazione di difficoltà economica delle famiglie viene evidenziata anche dalle aziende produttrici di beni e servizi, che registrano una flessione della domanda, con un inevitabile rallentamento di tutta l’economia italiana.
I bonus per le famiglie in difficoltà sono limitati.
Lo dimostra il fatto che, nella giornata del click day, il bonus trasporti è andato esaurito in un’ora, mentre il bonus libri, in alcune Regioni, non è stato affatto erogato.
Arginare l’effetto stangata. Si può?
La manovra del Governo Meloni si preannuncia complicata: la coperta è corta e bisognerà fare delle scelte.
Ora, non volendo entrare in argomenti prettamente politici, mi chiedo come si possa far fronte a questi incrementi.
Il primo distinguo deve essere fatto nell’ambito delle categorie di spesa: i beni necessari e quelli oggetto di valutazione, che eventualmente possono subire un taglio.
Se non si può risparmiare sul biglietto dell’autobus, si può senz’altro gestire la spesa alimentare.
Come? Preferendo, ad esempio, prodotti di pari qualità, ma con un packaging meno importante oppure preferendo prodotti a km 0 a quei prodotti che inglobano un costo di trasporto più elevato.
Acquisti più consapevoli e diversificazione degli investimenti
Questo non significa che il prezzo si fa scegliere rispetto alla qualità, ma a parità di prodotto scegliere quello che ha valori nutrizionali migliori che non sempre appartengono al prodotto brand, e non sempre costa di più.
I rincari stanno erodendo i risparmi degli italiani, ma tale fenomeno può essere arginato diversificando nel lungo periodo.
Gli italiani non hanno familiarità con i piani di investimento, ma la storia ci insegna che dopo una crisi segue sempre una ripresa, quindi una strategia sensata potrebbe essere una diversificazione degli investimenti con titoli, prodotti azionari e polizze assicurative.
Ne parleremo più specificatamente in alcuni dei prossimi articoli.
Sono Anita Taiani, consulente finanziaria e aiuto le persone a gestire serenamente ed efficacemente il proprio patrimonio finanziario attraverso il mio metodo “Finanza Zen”. Se sei interessato a una consulenza, contattami al numero +39 3332748377, anche su WhatsApp.